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Oltre la normalità della guerra: costruire resistenza e convergenza
Il regime di guerra non è una parentesi, ma la forma di governo del presente. La crisi è permanente, e i poteri che la gestiscono vogliono farci credere che non esista alternativa. Tocca a noi dimostrare il contrario. Viviamo un tempo in cui la guerra non si misura solo nei fronti armati, ma nella vita
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GIÙ LE MANI DALLO STRETTO – NO AL PONTE!
Il 9 agosto Messina ha parlato, e lo ha fatto con la voce potente di migliaia di persone. Non era una passeggiata, non era folclore: era la risposta chiara di un popolo che non si piega. Abbiamo detto NO, e lo abbiamo detto insieme, giovani e anziani, lavoratori e studenti, famiglie intere. Perché questo ponte
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Franco Piperno, l’intellettuale che sapeva vedere oltre il presente
A mesi dalla scomparsa di Franco Piperno, il silenzio che si è creato intorno alla sua figura è forse il segnale più eloquente della distanza tra la sua statura intellettuale e il tempo che ci è dato vivere. Eppure, è proprio ora che la sua eredità andrebbe riscoperta con urgenza. Non per nostalgia, ma per
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Calabria: il tempo dei pavidi è finito. Qualche consiglio non richiesto per non affondare
Roberto Occhiuto si è dimesso. Questa è la notizia.Ma la vera notizia è un’altra: non se n’è andato travolto da uno scandalo, da una rivolta popolare, né da una sconfitta politica. È uscito di scena logorato dal fuoco amico, da un sistema che si divora da solo, da dirigenti e funzionari che — a detta
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9 agosto: difendiamo lo Stretto per un Sud che decide
Mentre Salvini e Ciucci continuano a ripetere il loro mantra sul Ponte come se fosse una bacchetta magica, noi non ci lasciamo incantare. È tornata l’estate e con essa l’ennesimo carosello di dichiarazioni, contratti, cronoprogrammi. Ma il copione è sempre lo stesso: tanta propaganda, zero risposte ai bisogni reali di chi vive in Calabria e
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“Il governatore che cambiava tutto per non cambiare nulla”
Per qualche ora ci eravamo illusi. Sì, proprio noi — critici, militanti, osservatori cinici ma non rassegnati. Avevamo pensato: “Ecco, forse qualcosa si muove davvero nella politica calabrese. Forse anche in questo sistema granitico e opaco, incrostato di clientele, si può ancora intravedere un gesto di responsabilità”. Perché, diciamocelo, quando Roberto Occhiuto ha annunciato le