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Blocchiamo tutto, per Gaza e per noi
Le immagini che arrivano dalla Striscia di Gaza non hanno bisogno di commenti: i carri armati che avanzano, i bombardamenti incessanti, le case ridotte in macerie, le famiglie distrutte. È una guerra asimmetrica, dove da un lato c’è un popolo senza esercito né difesa e dall’altro una potenza militare sostenuta dalle cancellerie occidentali. È genocidio.
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Buio su Gaza, luci nelle piazze — mobilitiamoci ora
I carri armati israeliani avanzano nelle strade di Gaza City. Drappi di fumo e polvere avvolgono le rovine di palazzi che in pochi minuti si trasformano in macerie: trentasette attacchi in venti minuti, dicono le cronache. Bombe-robot, droni, elicotteri. Un arsenale di morte che si abbatte su una popolazione intrappolata, senza possibilità di fuga. Oltre
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Bloquons tout! La Francia che non si arrende
I francesi lo stanno facendo di nuovo. Hanno deciso di non piegarsi, di non subire più in silenzio: il grido che attraversa le piazze da Rennes a Montpellier, passando per Parigi, è uno solo — Bloquons tout! Fermiamo tutto. Oltre 250.000 persone sono scese in strada. Studenti delle scuole superiori, ex gilet gialli, agricoltori, operatori
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Comunicato – Global Sumud Flotilla
Mentre in Italia si accolgono come “turisti speciali” i soldati reduci dal massacro di Gaza, la Family boat della Global Sumud Flotilla è stata colpita da un drone in acque tunisine. Un atto gravissimo, contro civili in missione di solidarietà, che viola ogni diritto internazionale e rivela la violenza e l’impunità con cui si tenta
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Militarizzazione globale e disincanto: il futuro negato della pace
Il recente vertice in Alaska tra Putin e Trump non è stato un normale incontro diplomatico: la messinscena plastica di un mondo che ha scelto la politica di potenza come unico linguaggio. Due leader che si proclamano rivali ma che, nello specchio dell’imperialismo, finiscono per somigliarsi. Al di là delle differenze di bandiera e di
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La Potenza della Solidarietà e il Terrore del Potere
Catania, Genova, le quaranta imbarcazioni che puntano verso Gaza: sono immagini che raccontano di un mondo che non si piega, di una solidarietà globale che rompe i muri del silenzio. È questa forza collettiva che ha messo all’angolo Netanyahu, che ha costretto il potere israeliano a mostrare il suo volto per quello che è: un