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Categoria: pace

  • Deridere chi salva vite: la comoda ipocrisia della destra italiana

    C’è qualcosa di profondamente rivelatore nel modo in cui certa politica italiana liquida la Global Sumud Flotilla. Invece di interrogarsi sul perché un gruppo di attivisti internazionali scelga di rischiare la propria libertà – e, in alcuni casi, la propria vita – per rompere l’assedio di Gaza, la destra preferisce la solita scorciatoia: ridicolizzare, etichettare,…

  • Il diritto internazionale è il volto legale dell’ipocrisia globale

    Il diritto internazionale è il grande inganno del nostro tempo. Si presenta come la voce della ragione contro la guerra, la regola che frena gli abusi, la promessa di un mondo dove tutti gli stati — e tutti i popoli — sono uguali. Ma basta grattare la superficie per vedere cosa c’è sotto: un dispositivo…

  • Riarmo è resa: difendiamo la pace, non i bilanci militari

    Come previsto, al vertice dell’Aia la NATO ha deciso: 5% del PIL per il riarmo. Un impegno titanico, che per l’Italia significa trovare circa 700 miliardi di euro in dieci anni. Unica eccezione, la Spagna — che almeno ha avuto il coraggio di opporsi. Giorgia Meloni, invece, ha firmato senza esitazioni, ribadendo la fedeltà a…

  • L’Iran sotto attacco, Gaza sotto le macerie: Netanyahu bombarda la verità

    Non è la sicurezza di Israele che interessa a Netanyahu. Non è la pace. Non è neppure la sopravvivenza del suo popolo, come pretende di far credere. Quello che davvero conta per lui — e per l’élite militare e politica che lo sostiene — è la reputazione. La sua. Quella dello Stato di Israele come…

  • Netanyahu e la guerra come sopravvivenza politica. Il piromane del Medio Oriente

    Benjamin Netanyahu non è semplicemente il primo ministro di Israele. È, oggi, l’emblema tragico e pericoloso di un’epoca in cui il potere si mantiene non malgrado la guerra, ma grazie ad essa. Da Gaza a Teheran, passando per il Libano, la Siria, l’Iraq e lo Yemen, la sua strategia appare con sempre maggiore chiarezza: aprire…

  • L’Aia, Gaza e la voce del mondo che non può più tacere

    La macchia rossa che ha colorato l’Aia nei giorni scorsi, con oltre centomila persone scese in piazza per manifestare solidarietà al popolo palestinese, non è soltanto un’immagine potente: è un grido collettivo che attraversa confini, ideologie e appartenenze. È la dimostrazione che, al di là delle posizioni ufficiali dei governi, esiste una coscienza civile globale…