Ci sono figure che sembrano appartenere a un tempo sospeso, come se la loro vita fosse disseminata di segni destinati a non spegnersi mai. Franco Piperno è una di queste figure:, fisico teorico, pensatore profondo e uomo dal carisma naturale, ha saputo attraversare la storia lasciando un’impronta indelebile.
Oggi, il tempo e le circostanze lo costringono a un’esistenza più raccolta, ma la potenza della sua mente continua a brillare, nonostante la fatica di una condizione che sembra quasi voler limitare la sua capacità di dialogo con il mondo. Eppure, Franco resta Franco.
Oggi, seppur le condizioni di salute lo costringano a un dialogo meno intenso con l’esterno, Franco Piperno continua a essere una fonte inesauribile di insegnamento. Lo sanno coloro che lo avvicinano, anche solo per pochi momenti, per raccogliere da lui una riflessione, un’osservazione, un ricordo. Perché la sua mente è ancora lì: una macchina straordinaria capace di guardare oltre, di intuire i movimenti sotterranei della storia che, lentamente, si svelano.
Nonostante le fatiche del corpo, la sua curiosità resta viva. Franco continua a chiedere, ad ascoltare, a voler sapere cosa succede oltre le mura della sua quotidianità. La sua è una mente che non si arrende, che si nutre ancora delle piccole e grandi trasformazioni che agitano il mondo. Ha quella qualità rara e preziosa di chi, pur stanco, continua a immaginare. E nel suo immaginare c’è sempre una spinta al futuro, una chiamata a non fermarsi.
La sua lunga esistenza ha attraversato rivoluzioni, esili, ritorni. E oggi, mentre le parole faticano a uscire con la stessa fluidità di un tempo, la sua presenza continua a essere un monito e un esempio: non smettere di pensare, non smettere di sognare, non smettere di credere nella possibilità di un mondo diverso.
Nelle stanze silenziose dove il tempo sembra rallentare, i suoi occhi continuano a raccontare storie. Franco Piperno è ancora qui, a modo suo. E noi, oggi più che mai, abbiamo bisogno della sua lungimiranza, della sua capacità di leggere il futuro, di mostrarci che oltre l’orizzonte c’è sempre una possibilità di cambiamento.