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Categoria: guerre globali

  • Un 25 Aprile di Resistenza Presente: Unire le Lotte per Liberare il Futuro

    Quest’anno, gli ottant’anni dalla Liberazione non sono stati soltanto un doveroso esercizio di memoria storica. Sono diventati un’occasione viva, urgente, per riscoprire il significato più profondo di quella parola — “Liberazione” — e per rilanciarla come orizzonte politico nel nostro presente. Lungo tutta la penisola, il 25 Aprile ha visto fiorire manifestazioni, cortei, assemblee popolari,…

  • Cosa ci racconta la piazza del 5 aprile

    Ci sono giornate che lasciano un segno. Giornate in cui una piazza non è solo un luogo fisico, ma diventa simbolo di qualcosa di più profondo. Il 5 aprile è stata una di queste. Un giorno in cui migliaia di persone, diverse per età, provenienza e vissuti, si sono ritrovate mosse da un’urgenza comune: dare…

  • Difendere Gaza, resistere all’orrore

    Ci sono momenti nella storia in cui tacere significa essere complici. Il bombardamento di ambulanze a Gaza, ammesso dallo stesso esercito israeliano, segna un punto di non ritorno nella deriva di un conflitto che ha ormai superato ogni limite di brutalità. Non si tratta più di una questione di geopolitica né di una disputa tra…

  • La tregua infranta: Israele intensifica l’offensiva su Gaza

    La tregua è stata spezzata. Ancora una volta, il massacro nella Striscia di Gaza riprende con ferocia: oltre trecento le vittime, molte delle quali bambini, nei raid di martedì 18 marzo. Israele, con la copertura incondizionata degli Stati Uniti, intensifica la sua offensiva. L’Europa, frammentata e timorosa, evita di contrapporsi apertamente a Washington e Tel…

  • La bolla mediatica della guerra permanente

    Siamo immersi in una narrazione dominante, martellante, quasi ossessiva: riarmo, difesa comune, missili. Ovunque ci giriamo, il discorso pubblico sembra essere monopolizzato dal lessico della guerra, come se non esistesse altro orizzonte possibile. È un racconto che non nasce dal basso, ma viene imposto dall’alto, orchestrato con precisione dai centri di potere politico ed economico.…

  • L’Europa che vogliamo: più diritti, meno armi

    Il manifesto di convocazione della manifestazione del 15 marzo si presenta come un appello alla mobilitazione, ma dietro il linguaggio apparentemente inclusivo e unitario si cela una posizione chiaramente schierata. Non si tratta di un semplice invito alla riflessione collettiva, ma di un testo che assume una direzione precisa: l’adesione a un nazionalismo di matrice…