Categoria: conflitto medio-orientale
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GUERRA ALLA GUERRA
Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutti coloro che già si mobilitano…
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Trump getta la maschera: il sovranismo è guerra, non pace
Stanotte è successo l’impensabile, ma anche il prevedibile. Donald Trump, l’uomo che la destra europea ha dipinto come il “presidente della pace”, ha ordinato un attacco militare contro l’Iran. Una mossa che scuote il mondo e dissolve definitivamente l’ipocrisia di chi, sotto il vessillo del sovranismo, ha predicato ordine, patriottismo e “non ingerenza” solo quando…
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L’Iran sotto attacco, Gaza sotto le macerie: Netanyahu bombarda la verità
Non è la sicurezza di Israele che interessa a Netanyahu. Non è la pace. Non è neppure la sopravvivenza del suo popolo, come pretende di far credere. Quello che davvero conta per lui — e per l’élite militare e politica che lo sostiene — è la reputazione. La sua. Quella dello Stato di Israele come…
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Il mito dell’Occidente buono: civiltà, bombe e propaganda
Come si costruisce ideologicamente il diritto di uccidere in nome della libertà “Difendere la civiltà a colpi di bombe è il cuore della propaganda imperialista.” — anonimo palestinese, sotto le macerie. Il rovescio della civiltà Da Gaza a Baghdad, da Tripoli a Kabul all’Iran, il copione è sempre lo stesso. C’è un Occidente “civilizzato” che…
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Cosenza non tace: la solidarietà è un atto di resistenza
In un sabato di giugno, con il termometro che sfiora i 35 gradi, la città di Cosenza ha scelto di non restare in silenzio. Poteva essere una giornata come tante, invece è diventata un grido collettivo di dignità e coscienza. Centinaia di persone hanno attraversato le strade della città per dire con forza che ciò…
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Netanyahu e la guerra come sopravvivenza politica. Il piromane del Medio Oriente
Benjamin Netanyahu non è semplicemente il primo ministro di Israele. È, oggi, l’emblema tragico e pericoloso di un’epoca in cui il potere si mantiene non malgrado la guerra, ma grazie ad essa. Da Gaza a Teheran, passando per il Libano, la Siria, l’Iraq e lo Yemen, la sua strategia appare con sempre maggiore chiarezza: aprire…