In Calabria non abbiamo bisogno di santi, abbiamo modelli.
E il nostro presidente regionale, appena riconfermato, il suo lo ha trovato da tempo: la Sanità Lombarda, quella con la “S” maiuscola e il portafoglio pure.
Una venerazione talmente profonda che, a volte, sembra quasi un pellegrinaggio politico.
Dalla Lombardia, infatti, arrivano sempre idee “geniali”: come quando si fecero quegli acquisti miracolosi di ambulanze e automediche usate , finite poi parcheggiate e dimenticate.
Una specie di “Museo del Soccorso Inutile”.
E adesso — udite udite — i lombardi ci regalano un’altra perla: stanno pensando di privatizzare i Pronto Soccorso dentro il sistema pubblico, con accesso prioritario tramite carta di credito.
Sì, avete capito bene: non più codice rosso, giallo o verde.
Ma codici Visa, Mastercard e, per i più fortunati, il codice Platino Premium con corsia preferenziale e caffè in omaggio.
Insomma, il dolore non sarà più uguale per tutti: dipenderà dal plafond.
E mentre la Lombardia prospetta questo capolavoro di capitalismo sanitario, qui in Calabria tremiamo.
Perché quando il nostro governatore sente parlare di “modelli virtuosi” del Nord, il rischio è che si accenda la lampadina — e parta l’emulazione.
Già li vedo, i comunicati trionfali:
“Anche la Calabria si modernizza! Accesso rapido al pronto soccorso per chi paga con contactless!”
E non dite che è impossibile: ricordate i posti riservati a pagamento in chirurgia toracica all’Annunziata di Cosenza?
Poi non se ne fece nulla — ma intanto ci provarono.
Perché in fondo, da noi, l’idea che la salute sia un diritto è sempre stata un po’… negoziabile.
Il prossimo passo?
Magari un abbonamento sanitario mensile, tipo Netflix: “Calabria Health+”, con tre pacchetti — Base (solo attese), Premium (una visita ogni morte di santo) e Elite (dottore personale e selfie in sala operatoria).
E così, il cittadino comune resterà in coda con il suo ticket da 20 euro, mentre qualcuno sogna la sanità a gettone, dove si entra con la carta e si esce col conto.
In Calabria come in Lombardia potrebbe accadere che chi non paga… aspetterà .
E a volte, aspetterà per sempre.
